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Corpi, tatuaggi e sogni “

La figura umana è l´asse dell´opera di Rita Martorell. L´autrice ha sempre avuto una passione per l´essere umano e il suo comportamento, e questa fascinazione si riflette nel suo lavoro, nelle quale si percepiscono certe tendenze della creazione artistica dell´Europa centrale, soprattutto degli anni '70 e '80.

Dalla preistoria fino a i giorni nostri, il corpo è stato oggetto di rappresentazione, quasi ossessiva, nelle arti plastiche. E ancora oggi, il corpo costituisce, specialmente, un campo inesauribile di esplorazione e di sperimentazione, – su una superficie piatta, carta o tela – oppure in forma più diretta – sulla pelle e sugli organi, da una prospettiva lontana e quasi trasognata.

Nei corpi di Rita Martorell esiste un certo rapporto tra la rappresentazione formale e la rappresentazione emozionale, ciò avviene quasi in maniera dialettica. In nessun caso essi sono corpi di individui anonimi o sconosciuti, bensì mostrano apertamente alcuni segni della loro identità, che diventano elementi caratteristici della loro personalità. Ci presentano così dei segni intimi come cicatrici, tatuaggi, impronte lasciate dallo scorrere del tempo, talvolta dolorose o tristi. Come un secondo strato di pelle, molto fine, i tatuaggi proteggono l´individuo, lo avvolgono e gli danno sicurezza. Come un´idea, i tatuaggi ci raccontano una storia particolare e intima, e diventano elementi caratterizzanti e di identificazione. Attraverso il significato simbolico che ciascuno può dare loro, essi possono diventare oggetti di desiderio. Come dei disegni, dipinti con tinte opache, dimostrano un´abilità di esecuzione impeccabile.

In questa serie di opere di Rita Martorell, ciò che è sfumato nella fotografia resta perfettamente circoscritto dal disegno, che diventa indispensabile per poter capire il concetto che l´artista vuole evidenziare. A volte, il disegno si mostra energico, sicuro, duro, nero e cupo. Altre volte, è soffice, diluito, trasparente. L´artista applica la fotografia e il disegno, tecniche che sono sovrapposte una all´altra, ma non sempre coincidenti, potrebbero essere trattate come degli strati archeologici, permettendo di realizzare una stratigrafia che sondi gli angoli più nascosti dell´essere umano.

Rita Martorell presenta anche una serie di fotografie da lei realizzate ritraendo letti con lenzuola rosate o di colore viola, viste da una prospettiva zenitale.

Le nuove forme che lei compone, non hanno praticamente niente a che fare con i tessuti che foderano i letti. Il nostro sguardo cerca qualche oggetto identificabile, ma tutto ciò che si manifesta ha una forma nuova, acquista perciò un aspetto astratto, indefinito e irreale.
Come se si trattasse di un enorme caleidoscopio oppure di un gioco di specchi che copre la stanza o la camera da letto.
Le pieghe dei cuscini e delle lenzuola, le rughe, le ombre e le luci, ci suggeriscono delle immagini che possono essere comprese e mostrarsi a partire della suggestione dei testi di progetto di Rorschach e che rimandano direttamente alla psicoanalisi.

Ma al di là della ricerca di qualche oggetto identificabile e lontano, la prima sensazione che abbiamo quando contempliamo queste fotografie,é di placidità e di tranquillità, di sonno profondo e di serenità, di notti bianche e di veglia, sensuali e piacevoli, o ci assalgono quegli esseri che abitano gli incubi, che provocano delle notti d´insonnia, caratteristici della letteratura di Lovecraft. Quelle creature che popolano la notte, escono dall' immaginario di una mente e terrorizzano i luoghi più reconditi dell´anima.

Le nuove immagini che così crea, diventano dei giochi e delle trappole visive, ingannevoli per lo spettatore. L´ultima riflessione deve prendere in considerazione diversi elementi, l ´analisi dei particolari a partire da una forma generale o dal nostro stato d´animo. Di conseguenza, le interpretazioni saranno molteplici e svariate, e assolutamente valide.


Jas Gawronski

Ex-Membro del Parlamento Europeo e del Senato Italiano.